L’EDITOREEL: Riforma Valditara, cosa cambia a scuola?
L’11 marzo il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblica la bozza delle nuove indicazioni sui programmi scolastici per la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie. Un documento che propone… un ritorno al passato!

La scuola sta per affrontare importanti cambiamenti. Non parlo di qualche ritocco ai programmi, ma di una trasformazione radicale che potrebbe influenzare il modo in cui i bambini di oggi e le future generazioni comprenderanno la storia, la lingua e la cultura italiana.
L’11 marzo il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblica la bozza delle nuove indicazioni sui programmi scolastici per la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie. Un documento che propone… un ritorno al passato!
A partire dal nuovo approccio alla storia, con l’obiettivo di riscoprire le radici culturali italiane e con focus sull’Occidente. Nelle elementari, ad esempio, verrà studiata separatamente dalla geografia e comprenderà lo studio della Bibbia accanto ai classici come l’Iliade e l’Odissea.
Si tornerà a studiare il latino alle medie, così da preparare meglio gli gli studenti al liceo, e si darà maggiore enfasi alla lingua italiana e alla sua grammatica, con la convinzione che una buona padronanza della lingua madre aiuti a sviluppare un maggiore senso di disciplina e autocontrollo.
Molta importanza viene data anche alla scrittura a mano, in corsivo e alla memorizzazione delle poesie, per sviluppare concentrazione e senso estetico.
Ma viene dato anche più spazio, ma con approccio prudete e critico, all’intelligenza artificiale e alle discipline STEM (anzi STIM in italiano) visto che è acronimo di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
Oltre ai contenuti, quello che emerge chiaramente è una visione della scuola più rigorosa, in cui il rispetto per le regole è centrale. Il testo sottolinea la necessità di “condannare e stigmatizzare” chi sporca, chi offende i docenti o danneggia gli arredi scolastici.