L’EDITOREEL: Nell’era digitale si vota ancora in analogico
Ma non sarebbe più facile permettere a tutti di votare on line? Sarebbe rapido, sicuro e soprattutto ecosostenibile
L’8 e il 9 giugno si terranno le elezioni europee, ed anche le amministrative in alcuni comuni d’Italia. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo perché è l’occasione per esprimere la propria opinione su svariati temi. E’ un nostro diritto-dovere che dovrebbe anche però essere alla portata di tutti e “aggiornato”. Nel 2024, in piena evoluzione digitale e dopo la grande spinta data dalla pandemia, siamo ancora costretti a metterci in fila ai plessi scolastici per segnare a matita una crocetta su dei cartoncini.
Ciò significa che non ti è concessa la possibilità di votare se in quei giorni sei fuori sede per motivi professionali o per un viaggio di nozze o per una vacanza prenotata da tempo.
Per la prima volta, solo per votare alle europee, è stata data la possibilità agli studenti di votare nel comune in cui vivono al momento, senza necessariamente dover tornare in quello in cui formalmente risiedono. Per farlo però hanno tempo fino al 5 maggio per presentare una formale richiesta al proprio comune di residenza.
Si tratta di un apposito sistema introdotto in via sperimentale che si pensa di allargare poi anche ai lavoratori. Ma è pur sempre pensato per chi si trova fuori sede per un periodo medio-lungo e non in coincidenza con la data di voto.
Ma non sarebbe più facile permettere a tutti di votare on line?
Sarebbe rapido, sicuro e soprattutto ecosostenibile visto che si eviterebbe di tagliare alberi per la cancelleria necessaria e di inquinare per recarsi ai seggi.