L’EDITOREEL: L’italiano inclusivo secondo l’Accademia della Crusca

Dopo aver fatto notare che in una lingua come l’italiano, con due generi grammaticali (maschile e femminile), il modo per rappresentare tutti è il maschile plurale non marcato con l’intento di includere e non di prevaricare, ha dato qualche indicazione.

L’Accademia della Crusca, rispondendo ad una richiesta avanzata dal Comitato Pari opportunità del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione ha detto la sua a proposito dell’utilizzo della lingua attento alle prospettive di genere negli atti pubblici e giuridici.

Dopo aver fatto notare che in una lingua come l’italiano, con due generi grammaticali (maschile e femminile), il modo per rappresentare tutti è il maschile plurale non marcato con l’intento di includere e non di prevaricare, ha dato qualche indicazione:

Come ad esempio l’esclusione dei segni eterodossi come schwa e asterisco. Perché non pronunciabili e validi solo nella scrittura. 

Per questo forse mi hanno insegnato a chiudere le parole con entrambe le vocali separate da una barra? 

Amico/a- Amici/che… lasciandomi libertà di scelta sul chi dare la precedenza…  

A proposito di ciò, l’Accademia della Crusca propone di evitare le reduplicazioni retoriche: es al posto di “lavoratori e lavoratrici, cittadini e cittadine,  si possono scegliere altre forme neutre, come ad esempio PERSONE o POPOLAZIONE.

Già, PERSONA, è al femminile anche quando riguarda un uomo, ci avete mai pensato? In questo caso però  non ha mai fatto discutere…

Le professioni, lì dove non risulta cacofonico, vanno declinate al femminile: Sindaco/Sindaca, chirurgo/chirurga, direttore/direttrice.

È vero che queste indicazioni sono rivolte alla comunicazione pubblica e giuridica ma a me sembrano spunti per meglio orientarsi di chi la nostra lingua la studia e la conosce davvero.

Perché non è un articolo a creare disparità di genere ma le azioni. 


L’editoreel è la nuova rubrica di pensata per i social media con lo scopo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

 

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