L’EDITOREEL: Giornalisti vs Giornalisti, è guerra tra poveri!
Mi fa rabbia leggere di colleghi a contratto che scioperano se a portare la notizia più importante in redazione è un freelance.
Lavorano anche 10-12 ore al giorno per guadagnare al massimo 15mila euro LORDI l’anno.
Sapete chi sono? I giornalisti autonomi!
Ovvero, la fetta più grossa e più operativa dei collaboratori per giornali, tv, radio e agenzie.
A dirlo non sono io, anche se ne ho conoscenza approfondita, ma il ‘Precariometro’, cioè lo studio della Federazione nazionale della Stampa. A ciò si aggiungono, come fa notare il Consiglio europeo, anche le querele e il bavaglio.
Di cui ho già parlato in qualche vecchio editoreel.
Per questo mi fa rabbia leggere di colleghi a contratto che scioperano se a portare la notizia più importante in redazione è un freelance.
Anche io spesso non ero menzionata per i servizi che inviavo come corrispondente o inviata di guerra. In questo caso si trattava di contenuti che arrivavano in redazione a Natale, Capodanno, Epifania, Pasqua o Ferragosto grazie a me che ero sul posto in periodi in cui i colleghi a contratto invece erano in ferie.
Non è che la menzione poi mi assicurasse una eventuale assunzione, dal momento che i servizi erano frutto di un accordo di fornitura messo nero su bianco, anche se per quattro spiccioli che vedevo 90 giorni dopo, se li vedevo!
Ah, per non parlare che ero unica responsabile di tutto: dei costi che sostenevo, dell’attrezzatura che possedevo, dei contenuti dei servizi che fornivo e soprattutto della mia incolumità. Ci sono giornalisti che vedono questo mestiere come un impiego e non una missione.
Ma non lo è mai stato, ed oggi lo è ancora di meno.
La redazione, infatti, è uno di quei pochi luoghi (o forse l’unico) che ti fa perdere la poltrona se ci resti saldamente seduto.
Perché il vero giornalista è quello che sta in giro, tra la gente e che la notizia la cerca, la coglie, non aspetta che gli arrivi sulla scrivania.
Quindi, è inutile prendersela con chi invece fa questo mestiere per come è nato: scoprire, apprendere, approfondire e diffondere…ciò che si è sentito con le proprie orecchie e visto con i propri occhi!
L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.