L’EDITOREEL: Franceschini vuole il cognome materno e tu?
Vi siete mai chiesti perché, ancora oggi, il cognome paterno sia considerato la norma? Non è sempre stato così nella storia e non lo è in tutti i Paesi.

Ci sono culture in cui il cognome della madre è quello che si tramanda, e altre in cui si possono scegliere entrambi.
La domanda è: una scelta del genere rafforza davvero la parità di genere o è solo una misura simbolica? Sostituire un’imposizione con un’altra è davvero la soluzione giusta? Oppure la vera libertà sta nel dare ai genitori la possibilità di decidere senza regole predefinite?
È un tema che tocca le radici della nostra identità e del nostro modo di concepire la famiglia. Sappiamo che il cognome è molto più di una formalità: porta con sé storia, appartenenza, memoria, lasciti ereditari se non formalizzati. E allora, perché dovrebbe essere scontato che sia sempre quello paterno a prevalere?